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"IFOTES : Carta Etica"formato PDF [136 Kb]
IFOTES è la Federazione Internazionale dei Centri di Soccorso Telefonico e la "Carta Etica" esplicita sia le motivazioni che le modalità, in una parola la deontologia, mediante cui viene reso il servizio di soccorso telefonico da tutte le associazioni che lo garantiscano nei vari paesi del mondo.

"Cevita : lo Statuto"formato PDF [142 Kb]
Oltre a stabilire il funzionamento generale del Telefono Amico Cevita, lo statuto comprende la "Carta Nazionale dei Telefoni Amici Italiani", che indica principi, finalità e metodi del Telefono Amico in Italia, una "carta etica" che racchiude il cuore del servizio, cui tutte le associazioni fanno riferimento sebbene nate e cresciute in tempi e contesti diversi.

"La Carta Nazionale dei Telefoni Amici Italiani"formato PDF [82 Kb]
E' una sorta di "carta dei servizi" o "carta etica" come oggi usano fare non soltanto organizzazioni di volontariato, ma addirittura il mondo delle aziende.
La sua stesura, terminata nel febbraio del 1973, ha richiesto quasi tre anni di lavoro dei rappresentanti dei primi centri di Telefono Amico nati in Italia (Firenze, Genova, Napoli, Torino, Trieste, Udine, Varese, Venezia-Mestre) ed è stata, ed è, il punto di riferimento a cui si ispirano la stragrande maggioranza dei centri di Telefono Amico/Voce Amica in Italia, indipendentemente dalla loro adesione o meno a coordinamenti di secondo livello (Cevita, Telefono Amico Italia...).

"Il Volontariato in Italia"formato PDF [128 Kb]
Il documento, scritto da tre anonimi volontari all'inizio degli anni 80, è scritto con linguaggio che oggi denuncia la sua età... interessante anche da un punto di vista storico, non solo per la terminologia usata, ma per il suo valore di testimonianza di un momento nel quale stava crescendo una maggiore consapevolezza politica del significato sociale e culturale dell'agire volontario. Da questa presa di coscienza si originava quel percorso che, grazie anche al fondamentale contributo di Luciano Tavazza, avrebbe portato alla formulazione della legge-quadro sul volontariato.
Da un'intervista al sindaco Novelli: "Per perfetta che sia la rete, l'organizzazione dei servizi sociali della pubblica amministrazione, non sempre si può arrivare a comprendere tutto; io sono convinto che ci siano degli spazi che non saranno mai coperti e che sono degli spazi impercettibili. L'aiuto che ti può dare, anche da un punto di vista morale, psicologico, un vicino di casa che esprime un atto di solidarietà e compie un gesto di volontariato, è decisamente superiore, per perfetta che sia la macchina della pubblica amministrazione, dal punto di vista della validità, a quello di un assistente sociale, un infermiere, un medico."

"Il Telefono Amico nella nostra società"formato PDF [105 Kb]
E' la trascrizione di una conferenza tenuta dal sociologo francese Alain Touraine al congresso internazionale dei Centri di Soccorso Telefonico tenutosi a Reims nel 1979. Sebbene siano trascorsi quasi trent'anni, colpisce la sua straordinaria attualità, che ne fa un documento di inestimabile lucidità e gradevole lettura.
"... il mondo della produzione... esteriorizza, respinge, estromette delle categorie sempre più numerose di persone che sono dei lavoratori provvisori, pendolari, che sono oggi qui domani là; che hanno un lavoro oggi, un altro lavoro o disoccupati domani. La socieà divide. Non c'è soltanto gente del ceto alto e del ceto basso; c'è anche gente all'interno e al di fuori di essa. Tutti, più o meno, in un momento o in un altro della nostra vita, tendiamo a diventare gente al di fuori".

"La persona che risponde"formato PDF [328 Kb]
Un documento articolato e completo sul tipo di persona che risponde "di qua dal filo", partendo dalle motivazioni che la spingono ad aderire alla proposta e percorrendo le tappe che le consentono di interpretare il ruolo in coerenza con le finalià che il servizio si propone.
Un articolato spunto di riflessione scritto da uno dei personaggi storici del Telefono Amico di Torino.

"L'Orientamento non direttivo in psicologia"formato PDF [108 Kb]
Da sempre il servizio di Telefono Amico si è ispirato alla metodologia rogersiana nella relazione di aiuto a persone in difficoltà e l'articolo di Dario Caggia (estratto da: "Psicologia contemporanea", n.13, gennaio/febbraio 1976)riassume i fondamenti dell'orientamento non direttivo propugnato da Carl Rogers e dalla sua scuola, orientamento che procede da una concezione originale dello sviluppo della personalità, che si fonda sulle capacità dell'individuo di autodirigersi per perseguire fini che gli sono propri.

"Psicologia Terza Forza"formato PDF [216 Kb]
Un interessante articolo di Silvano Forcillo, contenente una breve presentazione storica e teorica della psicologia umanistica, nonchè una esposizione delle linee fondamentali del pensiero di Carl Rogers, della sua teoria della personalità e dell'atteggiamento non direttivo.

"La relazione con i suicidanti al Telefono Amico"formato PDF [157 Kb]
Tra i documenti che possono contribuire a descrivere il nostro servizio non poteva mancare una riflessione sul tema del suicidio, primo problema nei confronti del quale il Telefono Amico opera come prevenzione ai gesti irrimediabili. A questo proposito abbiamo scelto il contributo fornito da Arthur Leitwiler ad Augsburg il 23 marzo 1976, Conferenza presentata alla seduta della Società Internazionale di Psicologia del profondo di Augsburg, che termina con questa citazione di Jung: "Quando si è in contatto e regna una atmosfera naturale di fiducia, non c'è nulla da temere e anche se si è a confronto con la paura della follia o con lo spettro del suicidio, rimane questa sfera di fede nell'uomo, questa certezza di comprendere e di essere compresi, anche nella notte più nera."

"La 'Terapia centrata sul cliente' di Carl Rogers e il Telefono Amico"formato PDF [108 Kb]
L'articolo, scritto da un anonimo volontario, contribuisce a chiarire con quali metodologie e atteggiamenti il Telefono Amico è riconducibile ai principi di Carl Rogers: "L'individuo è il punto focale, non il problema. Lo scopo non è quello di risolvere un problema particolare, ma di aiutare l'individuo a crescere, perchè possa affrontare sia il problema attuale sia quelli successivi in maniera più integrata".

"L'ascolto"formato PDF [162 Kb]
Conferenza tenuta dal Conferenza del Prof. Giuseppe Colombero ai volontari del Telefono Amico il 4 aprile 1991 nella quale si affronta in modo particolare il tema dell'ascolto, caratteristica sempre più difficile da trovare nella società contemporanea: "Fra i quattro momenti che riguardano la comunicazione verbale: scrivere, leggere, parlare e ascoltare, la scuola ci ha insegnato i primi tre, ma non il quarto; ci ha insegnato a scrivere, a leggere, a parlare, ma non ad ascoltare".
Argomento di sicuro interesse anche per i non addetti ai lavori...